Il Friuli Venezia Giulia è una regione che offre molte attrattive turistiche, culturali, naturalistiche e gastronomiche, ma che soffre di una scarsa accessibilità e visibilità a livello nazionale e internazionale. Per questo motivo, la Regione ha deciso di adottare una misura innovativa e coraggiosa: l'eliminazione delle tasse aeroportuali per i voli in arrivo e in partenza dall'aeroporto di Trieste, il principale scalo della regione.
La tassa aeroportuale è un tributo che i passeggeri devono pagare per usufruire dei servizi e delle infrastrutture aeroportuali, come il check-in, la sicurezza, l'imbarco, il bagaglio, ecc. La tassa varia a seconda della destinazione, della classe di viaggio e della compagnia aerea, e viene aggiunta al prezzo del biglietto.
L'eliminazione della tassa aeroportuale in Friuli Venezia Giulia è stata approvata dal Consiglio regionale nel dicembre 2023, con l'obiettivo di incentivare il traffico aereo e il turismo nella regione, che sono stati duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19 e dalla concorrenza di altri aeroporti vicini, come Venezia, Treviso e Ljubljana.
La misura è entrata in vigore il 1° gennaio 2024 e riguarda tutti i voli commerciali, sia nazionali che internazionali, che operano dall'aeroporto di Trieste. La Regione si fa carico di rimborsare le compagnie aeree per il mancato introito della tassa, con una spesa stimata di circa 10 milioni di euro all'anno.
L'eliminazione della tassa aeroportuale in Friuli Venezia Giulia ha diversi benefici, sia per i passeggeri che per le compagnie aeree, sia per l'aeroporto che per la regione.
Per i passeggeri, il vantaggio principale è il risparmio sul costo del biglietto, che può arrivare fino a 30 euro a tratta, a seconda della destinazione e della compagnia. Questo rende più conveniente e competitivo volare da e per Trieste, e può stimolare la domanda di viaggi e di soggiorni nella regione.
Per le compagnie aeree, il beneficio principale è l'aumento del traffico e del fatturato, che può compensare la perdita della tassa aeroportuale. Inoltre, le compagnie possono beneficiare di una maggiore fidelizzazione dei clienti, di una migliore reputazione e di una maggiore attrattività per nuovi mercati e destinazioni.
Per l'aeroporto, il vantaggio principale è il rafforzamento del ruolo e della posizione dello scalo, che può diventare un punto di riferimento e di collegamento per il nord-est e per l'area balcanica. Inoltre, l'aeroporto può beneficiare di una maggiore efficienza e qualità dei servizi, di una maggiore occupazione e di una maggiore redditività.
Per la regione, il beneficio principale è il rilancio del turismo e dell'economia, che possono trarre vantaggio dall'incremento dei flussi di visitatori e di investitori, dalla valorizzazione delle risorse e delle potenzialità del territorio, dalla creazione di occupazione e di reddito, e dalla promozione dell'immagine e dell'identità della regione.
L'eliminazione della tassa aeroportuale in Friuli Venezia Giulia è una misura sperimentale e temporanea, che sarà valutata e monitorata nel corso del tempo, per verificare gli effetti e le ricadute sul sistema aeroportuale e turistico regionale.
La misura è prevista per il periodo 2024-2027, in coincidenza con il nuovo ciclo di programmazione della Politica Agricola Comune (PAC), che prevede una dotazione di circa 387 miliardi di euro per il settore agricolo europeo[^1^][1]. La Regione intende utilizzare una parte di questi fondi per finanziare l'eliminazione della tassa aeroportuale, in quanto ritiene che si tratti di una misura strategica e complementare alla PAC, che mira a sostenere lo sviluppo rurale e la diversificazione delle attività economiche nelle aree agricole.
La Regione si augura che l'eliminazione della tassa aeroportuale possa essere un volano per la ripresa e la crescita del Friuli Venezia Giulia, e che possa essere un esempio e un modello per altre regioni e per altri aeroporti, che vogliano adottare misure simili per incentivare il traffico aereo e il turismo.